Ceccarelli Group soddisfa la fame di magazzini con nuovi spazi

La gestione della merce in entrata e in uscita interamente informatizzata, così come la movimentazione interna al magazzino. La registrazione e l’identificazione con palmare di ogni singolo bancale. Un portale accessibile ai clienti per la gestione delle giacenze, il tracking dei movimenti e l'inserimento degli ordini. Se la crisi della supply chain sta aumentando esponenzialmente la domanda di magazzini e servizi logistici, si tratta di una domanda che non richiede soltanto spazi fisici, ma anche un salto di qualità a livello tecnologico e informatico. E il Gruppo Ceccarelli ha investito su entrambi i fronti: in metri quadri e in tecnologie. Sono 15 mila, partendo dai metri, i nuovi spazi coperti messi a disposizione per la gestione del magazzino dei clienti, tra gli 8.500 del nuovo hub logistico appena inaugurato a Pradamano, alla periferia Sud Est di Udine, e i 6.500 che saranno presto operativi ad Amaro, in Alto Friuli. «Con l’obiettivo - rivela il presidente Luca Ceccarelli - di un nuovo polo da 8 mila metri anche in provincia di Pordenone». Pradamano, freschissimo di vernice ufficiale ma operativo da febbraio, è praticamente tutto esaurito, con i suoi 2.600 posti pallet a scaffale e 3.500 metri quadri destinati alla merce fuori sagoma. «Viaggiamo a pieno regime e questo - spiega ancora Ceccarelli - non ci ha sorpreso: siamo stati tra i primi a intuire i cambiamenti di un mercato che, passato dallo choc della pandemia alla precarietà della supply chain, è stato costretto a riposizionarsi rapidamente da una logica make to order a una strategia make to stock, per non farsi trovare impreparato di fronte a nuove commesse».

 

Fame di magazzino, quindi. L'impatto della pandemia, la carenza di autisti, i porti chiusi, da Trieste a Shanghai, i black-out legati alla crisi energetica e alla guerra. Da qui il sold out di Pradamano, in linea con le attese di un gruppo in forte crescita come Ceccarelli. I fatturati parlano chiaro: «Trentanove milioni nel 2019, 42 nel 2020, 46 nel 2021», snocciola il presidente. «E nel primo semestre - aggiunge - la componente trasporto sta crescendo del 20%, non solo per effetto del ritocco dei listini». A far volare i fatturati contribuirà anche la logistica, tanto più che l' obiettivo è di arrivare, a regime, a tre hub in Friuli Venezia Giulia. Il gruppo, del resto, è convinto che non siamo di fronte a un cambio di strategia momentaneo nelle strategie di produzione. «Siamo certi che l'aumento del ricorso alla logistica sarà strutturale» spiega Ceccarelli.

 

Dai 3 mila metri destinati a magazzino conto terzi su cui il Gruppo contava prima dell’investimento su Pradamano, a regime si passerà a 2 mila. Ma l'investimento, si diceva, non è solo sugli spazi. La scommessa del Gruppo è anche sull' innovazione degli strumenti Wms (Warehouse management system): un obiettivo, spiega Matteo Pegoraro, responsabile della divisione logistica Ceccarelli, su cui lavora Euros Srl, una software house interamente controllata dal Gruppo, con un organico di sei sviluppatori. «Che non lavorano solo allo sviluppo del nostro software Wms, ma sono in grado di realizzare soluzioni informatiche su misura per ogni committente». Il valore aggiunto è quello di offrire un magazzino che, pur fisicamente distante, è controllato direttamente dal cliente, ottimizzando tempi e costi.