
Riduzione del 55% delle emissioni inquinanti entro il 2030, per arrivare alla neutralità climatica entro il 2050. Questo l’ambizioso obiettivo dell’Unione Europea in materia di riduzione delle emissioni e di transizione ecologica.
Il settore dei trasporti è fortemente coinvolto in questo cambiamento. Secondo le ricerche condotte dall’Agenzia Europea sull’Ambiente – AEA – i trasporti sono responsabili di oltre un quarto delle emissioni totali di gas a effetto serra nell’UE e contribuiscono in larga misura ai cambiamenti climatici. Auto, furgoni, camion e autobus producono oltre il 70% delle emissioni di gas generate dai trasporti.
Il pacchetto "Pronti per il 55%" o “Fit for 55” è un insieme di proposte volte a rivedere e aggiornare le normative dell'UE e ad attuare nuove iniziative al fine di garantire che le politiche dell'UE siano in linea con gli obiettivi climatici concordati dal Consiglio e dal Parlamento europeo.
La riduzione degli effetti negativi dei trasporti rappresenta, pertanto, un importante obiettivo strategico dell’UE.
I principali filoni di attività incentivate dall’UE sono:
I camion elettrici sono ancora rari in Italia, gli elevati costi rispetto a quelli a combustione interna sono uno dei principali motivi della limitata diffusione. Anche la bassa autonomia in km percorribili con una sola ricarica è un freno alla loro diffusione anche perché le infrastrutture dedicate alla ricarica dei camion non sono diffuse e questo è un limite soprattutto per il trasporto a lunghe distanze.
È molto probabile che questi problemi verranno superati nel tempo, con l’ampliamento dell’offerta di modelli, il miglioramento delle prestazioni e l’abbassamento dei prezzi. Molti Paesi in Europa stanno incentivando in termini economici l’adozione di veicoli elettrici per favorire la transizione ecologica. Staremo a vedere.